5 monumenti da non perdere a Cascia
Cascia, incastonata tra le verdi valli e le impervie montagne nel cuore dell’Umbria, unisce in sé storia, religione e cultura. Ecco 5 monumenti che devi assolutamente vedere durante la tua visita a Cascia.
Il museo civico di Palazzo Santi
Nel cuore pulsante del centro storico di Cascia, un gioiello urbano immerso nella storia e nell’arte si rivela ai visitatori: il Museo Civico di Palazzo Santi. Questo monumento, originariamente una dimora familiare che porta il nome della nobile casata dei Santi, rappresenta un capitolo fondamentale nella ricca trama culturale di Cascia.
Ricostruito nel Seicento dopo il devastante terremoto del 1599, Palazzo Santi ha attraversato i secoli mutando volto e funzione, fino a divenire, dal 1997, custode del patrimonio storico-artistico della città. Al suo interno, il visitatore viene guidato in un viaggio attraverso il tempo, dall’VIII secolo a.C. fino al tardo Medioevo, grazie a una straordinaria collezione che include reperti archeologici, opere d’arte, stemmi e ritratti che narrano la storia e il prestigio di Cascia.
Tra le opere più significative, spiccano il gruppo scultoreo di San Bernardino e l’Angelo reggicandelabro, capolavori che riflettono la maestria e la spiritualità degli artisti umbri del Medioevo.
Palazzo Santi non è solo un museo, ma un portale in un’epoca in cui Cascia si ergeva come crocevia di culture, commerci e spiritualità.
TESTA DELLA VERGINE, prima metà del XV secolo, Scultore Abruzzese
Palazzo Carli
Palazzo Carli a Cascia, sede della Biblioteca dell’Archivio Storico e degli Uffici Culturali, è un gioiello rinascimentale che riflette l’eredità culturale e storica della città. Questa dimora nobiliare, situata nel cuore antico di Cascia, è stata testimone dei cambiamenti sociali e politici che hanno modellato la regione. Costruito originariamente nel periodo Rinascimentale (500), il palazzo composto da 4 piani era abitazione originaria della famiglia Franceschini, passato poi alla famiglia Carli. L’edificio si distingue per la sua facciata elegante, caratterizzata da elementi architettonici che narrano l’influenza delle famiglie che vi hanno abitato.
Ogni stanza di Palazzo Carli è un capitolo di storia, con affreschi e arredi che parlano del lusso e dell’importanza della famiglia Carli nel tessuto sociale di Cascia. Il palazzo era un centro nevralgico per incontri e decisioni cruciali, riflettendo il ruolo centrale che la famiglia Carli giocava nella comunità.
Nel tempo, Palazzo Carli è diventato un simbolo di Cascia, attraendo visitatori interessati alla storia e all’architettura rinascimentale.
La Statua monumentale di Santa Rita
La statua monumentale di Santa Rita, situata all’ingresso della città di Cascia, incarna la fervida devozione dei libanesi verso la Santa, rappresentata nella pietra libanese e scolpita dal rinomato artista Nayef Alwan. Finanziata dal devoto Sarkis Sarkis e benedetta da Papa Francesco, questa imponente opera è stata inaugurata nell’ottobre 2015, dopo un lungo percorso che testimonia la profonda connessione tra Cascia e il Libano.
Realizzata con pregiata pietra marmorea estratta sulle montagne libanesi, la statua incarna i simboli più significativi della vita della Santa, quali la rosa, i fichi, le api e il tralcio di vite che culmina nella Croce.
Collocata al centro della rotatoria che porta a Cascia e Roccaporena, lungo il Viale Cavour, questa statua accoglie i numerosi pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, irradiando luce, amore, fede e pace.
La rocca
La Rocca di Cascia si staglia come un monumento alla resilienza e alla strategicità militare di questa antica cittadella, riflettendo secoli di storia e conflitti che hanno plasmato il destino di questo territorio. Edificata su solide fondamenta che affondano le loro radici già nel sec. XII quando Cascia si costitui a repubblica indipendente, questa fortezza è stata testimone e partecipe attiva delle vicissitudini storiche e politiche della regione.
L’iniziativa di Papa Paolo II di erigere un fortilizio moderno e imponente sulle rovine di un cassero più antico segnò l’inizio di una nuova era per la Rocca, trasformandola in un baluardo quasi inespugnabile, simbolo del potere pontificio e della sua presenza in questo angolo dell’Umbria.
Nonostante le trasformazioni e i periodi di abbandono, i resti della Rocca di Cascia continuano a dominare il paesaggio, ricordandoci le complesse dinamiche di potere, le strategie militari e la profonda spiritualità che hanno caratterizzato la storia di questa regione. La sua asimmetrica silhouette trapezoidale, le imponenti mura e i torrioni, così come il fossato e le difese naturali del terreno, parlano di un passato in cui la necessità di protezione e la volontà di indipendenza hanno forgiato l’identità stessa di Cascia.
LA torre civica
La Torre Civica, emblema di autonomia e potere comunale, si erge maestosa accanto a Palazzo Frenfranelli, la storica sede del Comune, consolidando il cuore storico di Cascia come punto di incontro tra arte, storia e vita civile.
Questo antico campanile, visibile da molteplici angoli della città, non è solo un simbolo architettonico di rilevanza, ma racchiude in sé secoli di storia comunale e di vita quotidiana dei suoi abitanti.
Edificata nel XIII secolo, la Torre Civica rappresenta un periodo in cui Cascia consolidava la sua importanza come centro di potere locale, fungendo da custode non solo del tempo, con le sue campane che scandivano le ore, ma anche delle vicende storiche e sociali della comunità.
La torre non è visitabile.