La Basilica di Santa Rita
La Basilica di Santa Rita a Cascia rappresenta un incantevole connubio tra fede e arte moderna.
La Basilica è dedicata a Santa Rita, la cui vita è stata un esempio di fede e di infinita perseveranza di fronte alle difficoltà dell’esistenza. Questo articolo vi guiderà attraverso la storia, l’architettura e le opere d’arte moderna che rendono questo luogo unico.
L’interno della Basilica
LA PORTA DEL SANTUARIO
Il portale d’ingresso (foto), capolavoro di Eros Pellini, narra attraverso dieci pannelli la vita e i miracoli di Santa Rita, offrendo una narrazione visiva che prepara il fedele e l’osservatore all’esperienza interiore del santuario. In uno di essi, Rita, assieme ai due figli adolescenti, contempla il corpo del marito assassinato. In un altro, riceve sulla fronte lo stigma della spina. Un altro ancora ricorda il miracolo delle rose, fiorite tra le nevi invernali, poco prima della sua morte.
LE ABSIDI
All’interno, la basilica si rivela in tutta la sua bellezza artistica, con affreschi che raccontano episodi della vita di Cristo, di Maria e del mistero eucaristico, opera di maestri come Silvio Consadori, Gisberto Ceracchini e Luigi Filocamo. Queste opere non sono solo espressioni d’arte ma veri e propri testi teologici che invitano alla meditazione.
IL PRESBITERIO
L’arte moderna trova spazio nella basilica con le opere di Giacomo Manzù, che nel presbiterio (foto) introduce simboli di pace e riconciliazione, ideali cari a Santa Rita. Ulivi e colombe decorano lo spazio, ricordando i valori universali di perdono e unità. Al lungo fusto del cero pasquale s’avvolge un ramo d’ulivo e il Crocefisso è confitto a tre lunghe foglie d’ulivo, simbolo della pace tra cielo e terra assicurata dal sacrificio del Figlio dell’Uomo. Il piano dell’altare poggia su un intreccio di rami di vite e tralci, simbolo dell’eucaristia e del corpo mistico di Cristo. Sul tabernacolo a forma d’uovo, simbolo di resurrezione, è poggiato un fascio di spighe.
LA CUPOLA E LE VIRTÙ DI SANTA RITA
La cupola (foto), affrescata da Montanarini, celebra i santi dell’Ordine Agostiniano e Santa Rita, in un’esplosione di gloria e spiritualità. La figura di Rita, con la spina sulla fronte, ci ricorda la sua partecipazione ai dolori di Cristo e la sua santità. La chiave di volta delle allegorie pittoriche della Basilica è lo Spirito Santo, che è Amore. Il Figlio è presente nelle due navate contrapposte. La prima Persona della Trinità, il Padre, nel tempio dedicato a Rita non è rappresentata. Il Padre va intuito al di là delle forme e della materia.
LA CAPPELLA DI SANTA RITA E LA “CASSA SOLENNE”
La cappella ottagonale di Santa Rita e l’urna d’argento che contiene il suo corpo (foto) sono luoghi di intensa devozione.
Il corpo di Rita, dalla sua morte fino al 1745, rimase custodito in un sarcofago di legno dipinto, conosciuto come “Cassa Solenne”. Dal 1745 al 1930 fu conservato in una sontuosa urna barocca donata dai nobili Malaspina di Ascoli. Dal 1930 venne traslato nell’urna d’argento e cristallo. Gli affreschi di Ferruccio Ferrazzi e le allegorie delle virtù circondano il visitatore in un abbraccio di fede e arte.
La Penitenzieria
La Penitenzieria di Santa Rita da Cascia emerge come un’opera architettonica di rilevante importanza spirituale e artistica all’interno della Basilica.
Inaugurata il 10 maggio 1986, l’edificio è frutto della visione degli architetti Rosario Scrimieri, Francesco Genco e Maurizio Caproni, ed è stato pensato come un luogo dedicato al sacramento della Confessione, arricchito da elementi d’arte e moderne proiezioni video che accompagnano i fedeli nel loro percorso di riconciliazione.
Nella Sala del Ringraziamento, la grande statua del Redentore (foto), opera del Marrocco, dalla quale s’innalza un volo di gabbiani a simboleggiare la ritrovata libertà dello spirito. Sulla fronte, una sola ferita lasciata dalla corona di spine, in ricordo di quella che trafisse la fronte di Rita.
Merita sicuramente una visita alla Penitenzieria e alla Fontana della Vita fuori, al suo ingresso, un’installazione artistica anch’essa di Armando Marrocco che simboleggia la rinascita spirituale attraverso l’immagine di una roccia spaccata da cui sgorga acqua, circondata da un gruppo di colombi in bronzo.
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Il monastero
Accanto alla Basilica si trova il Monastero di Santa Rita da Cascia. La vita monastica di Santa Rita si svolse all’interno di queste mura sacre, dove anche il suo corpo trovò riposo fino alla costruzione della nuova chiesa a lei dedicata, riflettendo la crescente venerazione nei suoi confronti.
La struttura del monastero, arricchita nel tempo da modifiche e restauri, custodisce al suo interno la cella in cui Rita trascorse quarant’anni di devozione, nonché la Cassa Solenne, contenente per secoli il suo corpo incorrotto. Tra i tesori del monastero, spiccano reliquie, opere d’arte e oggetti personali di Santa Rita, testimoni del suo spirito di preghiera e del tempo in cui visse. Il visitatore è anche accolto da un roseto dedicato.
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Esplora la Basilica di Santa Rita
Visitare questo luogo significa entrare in contatto con la storia di Santa Rita, una donna che, nel corso di tanti secoli, ha ispirato e, misteriosamente, trasformato la vita di milioni di persone in tutto il mondo.
> Scopri di più sulla vita di Santa Rita
La Basilica di Santa Rita da Cascia è anche e sopratutto, un capolavoro di arte moderna meta di visitatori da tutto il mondo. Non perdere l’opportunità di visitare questo luogo straordinario, sarà capace di offrirti un’esperienza davvero indimenticabile.
Info su La Basilica di Santa Rita
- Orario di Apertura:
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- GIORNI FERIALI dalle ore 7,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 19,30
- GIORNI FESTIVI dalle ore 7,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 22,30
- Biglietto di ingresso:
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- Ingresso GRATUITO
- Visite guidate:
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- Contattare info@discovercascia.com